I viaggi di Adriano, visite guidate con teatro a cielo aperto

 

E se le strade di Roma diventassero un palcoscenico?

Non avete letto male, nelle visite organizzate dall’agenzia I viaggi di Adriano gli attori irrompono tra le vie della capitale, interrompendo il percorso guidato e arricchendolo con scene legate alle storie di Roma di volta in volta trattate.

Nella visita dedicata al Marchese del Grillo, è stato Dimosthenis Giacummo a fare da Cicerone a un nutrito gruppo di persone, raccontando la storia del quartiere dove si crede abbia vissuto il Marchese e svelando gli aneddoti legati ad una delle figure più controverse di Roma.

Trascinati dalle parole della guida lungo le vie del rione Monti, si scopre dunque che al centro di Largo Magnanapoli vi sono i resti delle mura serviane, le prima mura di Roma costruite nel VI secolo a.C.; che la torre delle Milizie è rimasta inclinata dopo il terremoto del 1348; che il palazzo del Grillo fu anche lo studio del grande pittore Renato Guttuso; e tanti altri particolari storici e non solo del primo municipio di Roma.

Tra una descrizione e l’altra, ecco però che durante il percorso s’intravede una figura vestita di tutto punto con abiti d’epoca. È proprio lui: il Marchese del Grillo. “Damme ‘na mano – dice alla guida. Ho fatto murà ‘sta porta del calzolaro pe’ faje ‘no scherzo, pe’ nun faje ritrovà er negozio. Ma er cemento è ancora bagnato. Cosa posso fa’?”. Dimosthenis Giacummo e gli spettatori rimangono un attimo perplessi, ma il Marchese ha subito la soluzione: “Sai che te dico, mo’ ce piscio sopra, così nun se ne accorge!”. E da lì si apre il simpatico siparietto con il commerciante che guarda incredulo la porta del suo negozio senza più trovarla, ormai dietro una colata di cemento.

In un attimo, quindi, quelle che sono strade trafficate senza sosta, diventano teatri a cielo aperto che fanno rivivere le scene dei vari personaggi di Roma. Se poi si aggiungono alle puntuali spiegazioni della guida l’ironia e la complicità di Valerio di Benedetto (Marchese del Grillo) e di Francesco Stella (commerciante ed altri personaggi), tutto risulta ancor più spassoso. D’altra parte “quando si scherza bisogna esse seri!”.