L'Amletico

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Ricette dal grande schermo, episodio 1: Bastardi senza Gloria

Quante volte è capitato che una scena di un film vi sollecitasse un languorino? Il cibo ha rappresentato spesso importanti chiavi simboliche nel contesto cinematografico. In questo periodo di quarantena, durante il quale ci stiamo sperimentando ai fornelli più del consueto, vogliamo proporvi questa nuova rubrica suggerendovi una ricetta a settimana, da ricreare a casa, ispirata a celebri pellicole.


Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino: Lo strudel

Lo strudel è, ad oggi, la bandiera dell’Alto Adige. La traduzione letterale del termine tedesco significa Vortice, che sottolinea la struttura del dolce composto dalla pasta farcita dalla frutta. Secondo la cultura popolare, la giusta consistenza della sfoglia sarebbe quella che consente di leggervi in trasparenza una lettura d'amore. 

Lo strudel sembra sia una variante dell'antico dolce turco “baclava”, la quale ricetta fu diffusa nel 1526 dal sultano Solimano, sconfiggendo gli Ungheresi e iniziando il periodo di dominazione ottomana. La trasformazione in strudel avvenne con l’introduzione delle mele, quasi del tutto assenti in Turchia; nel 1699, con la conquista dell’Ungheria da parte dell’Austria, lo strudel giunse trionfalmente a Vienna per arrivare poi nelle Tre Venezie.

Oggi nell’Alto Adige questo dolce è tutelato con un apposito disciplinare che ne stabilisce gli ingredienti, anche se ne esistono comunque numerose varianti per il contenuto e per la tipologia della pasta.

Nel film di Tarantino Shoshanna Dreyfus, interpretata da Melanie Laurent, si ritrova a cenare con Hans Landa, Capitano delle SS assassino della sua famiglia,  dopo esserne sopravvissuta alla strage. Il momento della condivisione di uno strudel alla panna con Landa viene esaltato dal regista come nevralgico. Nel caso non lo aveste ancora fatto ve ne consigliamo la visione, senza svelarvi troppi dettagli. Vi lasciamo però la ricetta del dolce!

Per l’impasto (dosi per sei persone):

  • 130 gr di farina 00

  • 1 uovo

  • Un cucchiaio di olio di semi

  • 30 ml di acqua

  • Un pizzico di sale

Per il ripieno:

  • 750 gr di mele Golden

  • 60 gr di Pangrattato

  • 50 gr di uvetta

  • 60 gr di zucchero

  • Un cucchiaino di cannella

  • 50 gr di burro

  • 25 gr di pinoli

  • 2 cucchiaini di rum

Procedimento:

Iniziamo dall’impasto: in una ciotola versate la farina setacciata e il sale, aggiungendo poi l’uovo e l’acqua, e impastate con le mani. Unite poi l’olio e continuate a lavorare il composto fino ad ottenere un impasto omogeneo e se dovesse risultare troppo appiccicoso aggiungete pochissima farina. Trasferitelo poi su un piano e lavoratelo fino a che non sarà diventato elastico, fate una palla con la pasta e lasciatela riposare al fresco in una ciotola coperta da pellicola. Intanto mettete a bagno l’uvetta nell’acqua o nel rum, sciogliete il burro in una padella e quando sfrigola tostate il pangrattato lasciandolo dorare un poco.

Sbucciate le mele a tocchetti e mettetele in una ciotola insieme a zucchero, pinoli, cannella, scorza di limone e l’uvetta ben strizzata. Riprendete l’impasto e stendetelo su un canovaccio umido, cospargetelo con poco burro fuso (tranne i bordi) e con un po’ di pangrattato tostato. Adagiate sopra il composto con le mele e gli altri ingredienti e chiudete il vostro strudel lentamente dal lato più lungo, aiutandovi con il canovaccio. Ponetelo su una teglia rivestita da carta forno e spennellatelo con un velo di burro fuso. Cuocete in forno statico preriscaldato a 200 gradi per 40 minuti, se il forno è ventilato a 180 gradi per 30 minuti. A cottura ultimata cospargetelo con zucchero a velo, e guarnite con panna montata se vi piace.