L'Amletico

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Proposte Letterarie di Ottobre: This is Halloween

L’orrore, si sa, ha molte facce: alcune di esse sono mostruose ed inumane, altre invece posseggono quella familiarità che ci terrorizza proprio per il disturbante ed inaspettato orrore che celano. Nello stilare le proposte per Ottobre abbiamo deciso che i brividi che volevamo far provare dovevano provenire da storie in cui l’orrore ha quel volto umano che tanto ci somiglia.

 

Acido solforico (Voland 2013)

Il momento più orrendo, terribile e disumano della storia vive nuovamente quando, per le vie di Parigi, alcuni ignari passanti vengono rastrellati a caso da una troupe televisiva. Da quel momento entreranno a far parte dell’involontario cast di un reality show dal terrificante nome di “Concentramento”; rivivranno tutto l’orrore del più vergognoso periodo storico dell’umanità in un gioco al massacro che via via alzerà sempre di più l’asticella della disumanità, sia propria che degli spettatori chiamati a votare attivamente chi dovrà essere ucciso. Acido solforico ha le sfumature inquietanti di un episodio di Black Mirror a cui si unisce l’ipnotica capacità narrativa di Amelie Nothomb che trascinerà il lettore nel viaggio per scoprire se l’umanità o “quel che resta dell’umanità a questo mondo” possa ancora essere salvata.


La via del tabacco (Fazi 2011)

La prima volta che lessi questo romanzo di Erskine Caldwell mi chiesi come potesse essere possibile che la presenza di così tanti personaggi e situazioni così surreali riuscisse a non risultare insostenibile.  Scritto nel 1932 e ambientato nella Georgia rurale ha come protagonista la famiglia Lester, contadini travolti dalla povertà della grande depressione, i suoi componenti sono amorali, ignoranti, promiscui e brutali. La loro miserabile vita si basa sulla speranza di ottenere un terreno nuovamente fertile in cui coltivare cotone, ma nessuno di loro ha risorse sufficienti per mettere in pratica tale proposito. L’orrore, in questo caso, è di natura sociale; infatti è proprio il degrado che popolava le campagne del Sud degli Stati Uniti ad essere al centro della critica di Caldwell che, con questa opera, ci riconsegna un dolente affresco ricco di amaro e grottesco realismo.

 


La lotteria (Adelphi 2012)

In un sereno mattino di Giugno, l’esigua popolazione di un paesino del New England si riunisce per la “lotteria”. I membri di ogni famiglia accettano di estrarre, attraverso quello che sembra un rituale consolidato, un foglietto da una cassetta nera per scoprire chi di loro vincerà quell’anno. “La lotteria”, come gli altri tre racconti della piccola antologia a cui dà il titolo, è disturbante: alla placidità con cui si svolge l’estrazione si contrappone un finale che lascerà disorientato il lettore perché, come aveva notato Stephen King – notorio ammiratore dei lavori della Jackson- questi racconti «finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio».


Il trafugatore di salme (Mattioli 1885, 2015)

Il racconto è basato in parte sulla vera storia di Burke e Hare, due criminali comuni impiegati da un medico affinchè gli procurassero cadaveri su cui condurre esperimenti, ma che ben presto divennero esecutori materiali degli omicidi. Un narratore anonimo espone la vicenda di due studenti di medicina a cui è stato affidato il compito di trovare cadaveri per il dipartimento di anatomia della loro università, presto però la vicenda acquisterà le tinte torbide dell’horror classico a cui Stevenson ci ha abituato con la sua consueta maestria nel creare personaggi sempre in bilico fra malvagità e fragile umanità.