L'Amletico

View Original

Le immagini del ‘68 in mostra a Trastevere

Luogo: Museo di Roma in Trastevere

Durata della visita: 1h

Periodo: 5 Maggio al 2 Settembre

Costo biglietto: 7,50€ intero; 6,50€ ridotto

Un vero lavoro giornalistico quello di spolverare e frugare negli scaffali dell'Agenzia Italia (Agi) alla ricerca di immagini del 1968, per poi selezionare le più significative. L'importanza storica del periodo ha coinvolto anche altre agenzie, spingendole ad aprire i loro archivi. Ed è così che grazie ai contributi di grandi agenzie – come AP, AFP, Reuters, ANSA, Getty, archivi privati e altre agenzie – è stata allestita la mostra "Dreamers 1968: come eravamo, come saremo" al Museo di Roma in Trastevere.

L’impronta giornalistica della mostra incide anche sul contenuto, che asseconda le fotografie ed alcuni filmati. Le copertine dei giornali e le riviste d’epoca individuano il contesto degli avvenimenti. Titoli in stampatello dai caratteri rossi danno il senso dell’emergenza che il mondo viveva: non si poteva più aspettare, era necessario ribellarsi contro ogni forma di autoritarismo.

“L’impossibile, perché no?” Questo uno dei motti sottolineati nel testo che introduce la mostra, in cui viene raccontata una serie di fatti che collegano il '68 dei sognatori – protagonisti di quell’anno che ha trasformato un’intera società – ai nostri giorni.

Una linea del tempo conduce il visitatore tra gli eventi che hanno segnato il mondo, soprattutto l’Europa e gli Stati Uniti, 50 anni fa. Dalla guerra del Vietnam e l’assassinio di Luther King alla musica dei Beatles. Dal maggio francese agli scontri di Valle Giulia. Tuttavia mancano riferimenti alla Rivoluzione Maoista, che era già in corso in Cina, e alle dittature che mettevano a tacere la voce della gioventù in Sud America, specie in Perù, Argentina e Brasile.

“Questa mostra è innanzitutto un omaggio ai fotografi di quell’epoca”, ha detto il direttore dell’Agi, Riccardo Luna. D'altra parte già all’inizio del percorso ci si ritrova davanti ad un'immagine che vinse il Pulitzer: lo scatto di Eddie Adams a Saigon, che ha immortalato il momento in cui un sospetto vietcong viene giustiziato per strada dal generale della polizia vietnamita.

Anche avvenimenti meno noti – ma certamente non meno rilevanti – trovano spazio nella mostra: come, ad esempio, la sorprendente serie fotografica che ritrae l'occupazione di famiglie senza casa di alcuni palazzi a Val Melaina in Roma. Un lavoro di Mimmo Frassineti, dell’agenzia AGF. Purtroppo, però, non tutte le didascalie riportano il nome del fotografo. È giusto ricordare che solo negli anni '70 è diventata consuetudine tra i fotografi “firmare” i propri lavori. Prima era già un grande traguardo se il compenso della fotografia fosse dato all’agenzia nel momento della pubblicazione.

Pubblicare infatti al di fuori delle testate dell'establishment era quasi impossibile in quel periodo. Nella sezione dedicata agli scontri di Valle Giulia, una delle più ricche della mostra, con filmati e oggetti utilizzati per i manifesti di controinformazione studentesca, si può ammirare una Olivetti Valentine rossa e il ciclostile che riproduceva i testi degli studenti. La poesia di Pasolini “Studenti, vi odio”, fomenta ancora di più il dibattito sui “lati” di quello scontro nella Facoltà di Architettura.

La costruzione visiva della mostra fa uso di elementi grafici del periodo per trovare un’identità originale e ben elaborata, in cui i colori dialogano tra di loro senza troppe distrazioni. L’elemento musicale si fa presente con un jukebox colmo di hits del ‘68, che danno il ritmo al percorso della sezione “La dolce vita”, tra fotografie di Anna MagnaniMina, Jim Morrison e Jimi Hendrix e il suo storico concerto al Teatro Brancaccio.

Immagini di un passato ormai lontano che arrivano piene di energia, nonostante i 50 anni di strada. Fotografie a volte dure, violente, ma catturate in momenti che rendono la fragilità umana inesorabilmente unica. Esattamente come nel '68 quando, per la prima volta nella storia, una fotografia della Terra vista dallo spazio ha fatto l’uomo capire l’immensità della sua piccolezza.

Gradimento Autore: 9/10 (Allestimento: 9/10; Opere: 9/10)