Inghilterra, catacombe templari, il dr. Henry Jekyll (Russel Crowe) scopre un manufatto appartenente alla principessa egizia Ahmanet (Sofia Boutella). E boom! veniamo immediatamente proiettati nell'antico Egitto per scoprire le origini di questa Principessa.

Ahmanet venne designata dal Faraone come prossima discendente al trono egizio, ma quando la madre diede alla luce un erede maschio, il suo futuro da Regina venne compromesso.

Per ottenere quel trono ormai negato e vendicarsi della promessa infrantagli dal Faraone, strinse un patto con il dio della morte Set, il quale le porse in dono, oltre a un potere straordinario quanto malvagio, un pugnale in grado di incarnarlo in un corpo mortale. Estendendo così il suo regno di morte nel mondo dei vivi. La sete di sangue e la brama di potere spinsero la Principessa, ormai delirante e mutata con sembianze demoniache, a sterminare l'intera famiglia. Nel preciso momento in cui Ahmanet fu nell'intento di trafiggere il proprio devoto amante (ultimando così il rituale per trasferire il dio Set in un corpo umano), le guardie del Faraone sopraggiunsero avendo il sopravvento sulla Principessa. Mummificandola viva.

Chiuso il flashback di introduzione torniamo alla storia contemporanea, questa volta catapultandoci in Iraq, nel territorio della Mesopotamia.

Nick Morton (Tom Cruise) e Chris Vail (Jake Johnson) sono due soldati che arrotondano lo stipendio saccheggiando antichi manufatti, per poi rivenderli al mercato nero. Nel seguire le indicazioni sottratte da una mappa dell'archeologa Jenny Halsey (Annabelle Wallis), si ritroverrano a scopriere, insieme a quest'ultima, una cripta nascosta da oltre 2.000 anni tra le sabbie del deserto. La tomba-prigione della principessa Ahmanet, la cui famigerata leggenda venne cancellata dai libri di storia e sepolta in un territorio volutamente distante dagli onori della Valle dei Re. Risvegliando una maledizione assopita da millenni.

La Universal Pictures cerca di adeguarsi a un mercato indirizzato da anni a rielaborare soggetti filmici esistenti, riproponendoli in chiave contemporanea. In questo caso l'idea prende il nome di Dark Universe. I propositi sono quelli di reinterpretare, collegandole tra loro, le storie dei Mostri della Universal quali: Dracula;  La Mummia; Il Mostro di Frankenstein; L'Uomo Invisibile; il dr. Jekyll e mr. Hyde; Van Helsing; L'Uomo Lupo; e Il Mostro della Laguna. Un concetto non dissimile a quello racchiuso in un unico film dalla 20th Fox ne "La Leggenda degli Uomini Straordinari" del 2003 o della più recente Serie TV "Penny Dreadful". Ma lo scopo della Universal è ben più ambizioso, e si tratta più che altro di una risposta all'industria cinematografica hollywodiana, che richiede saghe commercializzabili in stile Marvel e DC. Un progetto mastodontico, con l'intento di creare film dalle trame indipendenti ma intrecciate tra loro. Ogni singolo eroe-mostro con la sua storia. Per poi riunirsi come i The Avengers e la Justice League. Perchè anche un mostro può essere un eroe. "A volte serve un mostro per sconfiggere un altro mostro" (dr. Jekyll).

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