L'Amletico

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InstaL'A: La fotografia post mortem di Victor Hugo

Félix Nadar, pioniere della fotografia, è ancora oggi punto di riferimento del ritratto moderno per aver disarticolato la postura emblematica dei modelli classici e vittoriani. Nei suoi scatti, busto, collo, occhi e mani divengono libertà di movimento e di rappresentazione che ridefiniscono il ritratto fotografico stesso.

I personaggi più noti di fine ‘800 si sono fatti fotografare da lui nello studio a Parigi. Tanto è vero che nel 1874 Nadar ha organizzato la prima mostra impressionista per aiutare i suoi amici pittori. Monet, Cézanne, Degas, Pissarro, erano alcuni degli habitués dell’attico vetrato del 35 in Boulevard des Capucines. 

Anche Victor Hugo è stato immortalato da Nadar. In vita, si è messo in posa intellettuale con la mano che appoggia la testa e lo sguardo furtivo rivolto altrove. Deceduto, è stato di nuovo il soggetto di nuovo scatto. Placido e ancora morbido nel suo lit de mort, Hugo viene avvolto da una luce diffusa che lentamente illumina e innalza ciò che è rimasto nelle ombre. 

La maestria con cui Nadar ha congelato l'epilogo del poeta fa si che il ritratto post mortem di Victor Hugo sia indubbiamente un capolavoro della fotografia.