L'Amletico

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Fotografia: Jesús Abad Colorado, il testimone della guerra in Colombia

Se capitate a Bogotà prima del 20 ottobre 2019 non perdete l’opportunità di essere testimoni di una della più intense antologie mai presentate, distinta per la qualità tecnica che meritano i grandi tributi al fotogiornalismo. Si tratta dell’esibizione “El Testigo” presso il Chiostro di San Augustín, il secolare edificio appartenente all’Università Nazionale della Colombia, a pochi passi dalla Piazza Bolívar, nel centro della capitale colombiana.

Scorcio della mostra al Chiostro di San Augistín

El Testigo, memorie del conflitto armato colombiano attraverso la lente e la voce de Jesús Abad Colorado” è stata allestita in modo monumentale con oltre 500 immagini a colori e bianco e nero, scattate tra 1992 e 2018, e alcuni testi dell’autore. La mostra narra la storia del conflitto armato, spostamenti forzati e ricostruzione del tessuto sociale in differenti regioni del Paese sudamericano, convertendosi in denuncia della realtà delle comunità che devono assumere la loro esistenza come un atto di resistenza. 

Nel settembre 2016 è stato firmato l’Accordo di Pace tra governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e il Paese lavora per consolidare il trattato, soprattutto per quanto riguarda la Riforma Agraria. È stata proprio la questione della distribuzione della terra che inabissò l’intera nazione in una guerra che scoppiò negli anni 70’ del secolo scorso! 

Ciononostante, alcuni gruppi armati dissidenti continuano a spargere terrore e dolore in Colombia. Attentati contro le forze dell’ordine, agenti umanitari e sponenti dei movimenti sociali sono ancora una realtà da affrontare. Per ora, il patto di pace sta ancora nella maggior parte soltanto scritto su carta. 

Forse sarà questo il motivo che spinge centinaia di persone ad andare ogni giorno alle stanze di legno del Chiostro, dove lo scricchiolio del pavimento si confonde con le lacrime e singhiozzi dei visitatori. 

Impossibile quindi per un popolo così provato dalla guerra non piangere davanti al dolore dei suoi connazionali ritratti da Colorado. Lacrime che in qualche modo rappresentano il sangue che ancora oggi scorre caliente dalle ferite aperte nel popolo colombiano. “Sto cercando l’umanità della nostra gente, tante volte ridotta nella guerra a mere cifre del governo”, dice una delle voce dell’autore.

Colorado per me è entrato ancora in vita nel Pantheon degli immortali fotogiornalisti, accolto da nessun altro se non da Capa. 

“Mi avevano detto di non alzare la macchina e ho rispettato questa richiesta. Però subito gli ho detto: Devo fare questo, pensate alle immagini del Vietnam o ai campi di concentramento nazisti con le camere a gas e i migliaia di morti. Senza questi testimoni non si conoscerebbero questi fatti e qualcuno li negherebbe”, racconta Colorado.

Gracias por tus sacrificios, Jesús! Ojalá questa mostra possa un giorno arrivare in Italia! 

Per ora è possibile guardare il documentario su Netflix.