Autobiografica erotica: gli inaspettati effetti del passato sul presente
20 anni per ricordare 5 ore. Tanto è il tempo passato dall’ultima volta che Aristide e Mariella si sono incontrati. Lui era il direttore di una casa editrice, lei segretaria che aspirava a scrivere un romanzo. In quei 300 minuti i due si amano, si toccano e i loro corpi si incontrano per poi non rivedersi più.
Oggi lui è divorziato con tre figli, lei nel frattempo si è costruita una nuova vita. Ma il desiderio di vedere quell’uomo, di parlargli ancora, è così forte che gli invia una lettera piena d’oscenità in cui lo invita di nuovo a incontrarsi. Aristide accetta e non nega le sue intenzioni. Ma prima di qualsiasi atto sessuale, Mariella lo costringe a rievocare il passato, per poi mostrargli con feroce spietatezza gli inaspettati effetti che ha avuto sul presente.
Passato e presente dunque si mescolano nello spettacolo diretto da Andrea De Rosa e tratto dal romanzo di Domenico Starnone, assottigliando la linea del tempo che ha separato i due amanti. Uno di fronte all’altro alle due estremità di un tavolo, Pier Giorgio Bellocchio (Aristide) e Vanessa Scalera (Mariella) si guardano, si parlano e si cercano come se vent’anni non fossero passati mai. Ma più che le loro parole è il movimento dei loro corpi sotto al piano di legno che mostra come sono. Una comunicazione visibile per il pubblico ma non dai personaggi, che svela i loro diversi stati d’animo oltre alla loro carnalità.
In un succinto tailleur, Vanessa Scalera mostra tutte le sue curve di donna per far sbandare Pier Giorgio Bellocchio, che puntando il suo sguardo prima a destra, poi a sinistra, finisce presto per perdere consapevolmente il controllo sotto il pericoloso percorso dell’attrice pugliese. Una trappola in cui cade anche il suo personaggio Aristide, che non si accorge che l’ostentata sensualità di Mariella era solo un modo per farlo scontrare con la realtà.
Info spettacolo: qui.